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Tornano a vendersi cantine, box, garage, posti auto e soffitte

Pubblicato da irene sopra 23 Marzo 2018
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I risultati dell’analisi condotta dall’Agenzia delle Entrate attraverso il suo Osservatorio del Mercato Immobiliare rileva la sorprendente crescita delle compravendite di cantine e soffitte: +12,2% negli ultimi tre mesi del 2017.

Buoni anche i numeri del mercato di box e posti auto, che fa registrare +3,8%, con una distribuzione prevalente nelle città non capoluogo.

Crisi ormai lontana per il mercato immobiliare

Gli anni di crisi e i numeri del 2012 sembrano ormai superati, pur rimanendo il mercato lontano dai numeri rilevati negli anni di gloria. Il mercato delle case registra l’undicesimo trimestre consecutivo di crescita con 152.608 compravendite (+6,3%), confermando l’accelerata dell’ultimo periodo del 2017 dopo un anno di rallentamento della crescita dei volumi.

Vendite in aumento non solo grandi città

Cambia il corso che aveva visto gli aumenti concentrarsi solo nei grandi centri, con i Comuni non capoluogo che realizzano in media +6,7% rispetto ai capoluoghi che invece fanno segnare un incremento medio del 7,0%.

È Firenze la città con gli aumenti maggiori di compravendite, +11,8%, seguita da Milano (+9,1%), Torino e Genova, con rispettivamente +7,7% e +6,1%. Risultato negativo per il quarto trimestre sui mercati immobiliari di Roma (-1,3%), Palermo (-6,1%) e Bologna (-4,2%).

Bene anche negozi e servizi

L’ondata positiva prende anche il settore terziario-commerciale, che fa rilevare +9,2%, merito soprattutto della performance del mercato del centro e del nord-est del Paese, mentre le nuove formule di lavoro smart si ripercuotono sulle transazioni di uffici e studi privati (-0,3%) soprattutto per effetto del dato negativo, -11,3%, della macro area NordOvest.

I prezzi bassi spingono ad acquistare case più grandi

Si vendono e si comprano principalmente case con metrature comprese tra i 50 e 115 metri quadri, con il 58% delle compravendite che hanno ad oggetto un immobile di queste dimensioni.

Hanno performato bene le metrature oltre i 145 metri quadri, che fanno segnare +7,0% e funzionano soprattutto al Sud, che registra un picco di +11,1% della fascia intermedia compresa tra gli 85 e i 115 metri quadri.

Le compravendite fanno bene al mercato dei mutui

I risultati positivi del mercato degli immobili sono strettamente connessi a quelli rilevati per il mercato dei finanziamenti. Come riportiamo in “Mutui: previsioni per il 2018”, i volumi in valore assoluto dovrebbero attestarsi sulle stesse stime del 2017, che chiude secondo i dati ufficiali sui circa 50 miliardi di euro.

Acquistare un immobile con un mutuo conviene, specialmente se si dispone di una somma di partenza e si riesce a coprire la metà del valore dell’immobile: a queste condizioni e con un loan-to-value minore o uguale al 50% le banche praticano tassi molto bassi, con spread minimi.

Il riscontro della convenienza sul comparatore numero uno in Italia

Per rendersi conto basta andare su MutuiOnline.it e verificare con una simulazione il costo di un mutuo. Se supponiamo che a richiederlo sia un 40enne di Roma che necessita di una somma di 100.000 euro a 20 anni e tasso fisso per un valore dell’immobile di 200.000 euro, la soluzione più economica il 16 di marzo sarà quella offerta da Hello Bank! – BNL Gruppo BNP PARIBAS.

Hello! Home Fisso ha una rata mensile di 364,64 euro al Tan dell’1,90% e Taeg del 2,01%. Le spese di istruttoria sono di 200,00 euro, quelle di perizia di 300,00 euro. Inoltre per l’erogazione del mutuo è necessaria la presenza di un conto corrente Hello bank! di pari intestazione.

Spesa ancora più bassa se si opta per il tasso variabile. IWBank propone Mutuo a Tasso VariabileSemprelight con una rata di 312,54 euro al Tan dello 0,80% e Taeg 0,95%. Le spese di istruttoria sono di 312,54 euro, quelle di perizia zero, così come le spese di gestione del finanziamento. Il mutuo finanzia un importo massimo pari all’80% del minore tra il valore di perizia dell’immobile e l’importo di compravendita dichiarato in atto, per gli edifici appartenenti alle classi energetiche A e B, e fino al 70% del valore dell’immobile per gli edifici appartenenti a classi energetiche diverse da A e B.

fonte mutuionline

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